Biografia del Dicembrini
Scarda
GENRE [Testo di "Biografia del Dicembrini"]
[Strofa 1]
Io già nel ′40 fui chiamato alle armi
Mi dovettero tirare non volevo imbarcarmi
Io volevo nuotare ero campione nazionale
Mi mandarono a sparare nel conflitto mondiale
Soldato Dicembrini questo è il nome che ora vanto
Da quando un dicembre fui trovato sulla porta di un convento
E chi mi prese con se ebbe un cuore gentile
Non sapeva sarei stato il suo seguito maschile
E le mie tre sorellastre non mi presero a cuore
Proprio il figlio innaturale doveva ereditare
Quel mio padre ci provò a trasmettermi un cognome
Ma fu tempo speso invano sulla soglia di un portone
[Strofa 2]
Mio Dio ti prometto che non premerò il grilletto
L'ingenua convinzione che bastasse l′intenzione
Poi si verificò quell'infausta situazione
Mi dovetti difendere sull'orlo di un burrone
E la spinta fu violenta non riuscii a controllarla
Con una baionetta piantata nella spalla
E poi piansi, piansi, non potrò dimenticare
Ma è per quel dannato gesto che ora posso ancora respirare
[Strofa 3]
Poi ci presero i russi su quel campo gelato
Prigioniero per quattr'anni non mi sono mai scaldato
E anche la liberazione fu un evento complicato
Ci colpirono la nave e il mare era agitato
Io pensavo che i soccorsi arrivassero in ritardo
Feci ciò che mi esce meglio me ne andai nuotando
E ora ridono per strada me lo dicono spesso
Quel giorno tutti salvi e tu l′unico, l′unico disperso
[Strofa 4]
Per anni percorsi la via verso casa
Su una terra distrutta ma comunque non più invasa
E ricordo la fame e la faccia smagrita
Ma comunque la gioia di una guerra finita
E fu l'ultimo capitolo di una vita vivace
Poi misi su famiglia per vivere in pace
E ora guardo i miei figli e i loro bambini
E penso non sono più l′unico, non sono più l'unico
Dicembrini
[Strofa 1]
Io già nel ′40 fui chiamato alle armi
Mi dovettero tirare non volevo imbarcarmi
Io volevo nuotare ero campione nazionale
Mi mandarono a sparare nel conflitto mondiale
Soldato Dicembrini questo è il nome che ora vanto
Da quando un dicembre fui trovato sulla porta di un convento
E chi mi prese con se ebbe un cuore gentile
Non sapeva sarei stato il suo seguito maschile
E le mie tre sorellastre non mi presero a cuore
Proprio il figlio innaturale doveva ereditare
Quel mio padre ci provò a trasmettermi un cognome
Ma fu tempo speso invano sulla soglia di un portone
[Strofa 2]
Mio Dio ti prometto che non premerò il grilletto
L'ingenua convinzione che bastasse l′intenzione
Poi si verificò quell'infausta situazione
Mi dovetti difendere sull'orlo di un burrone
E la spinta fu violenta non riuscii a controllarla
Con una baionetta piantata nella spalla
E poi piansi, piansi, non potrò dimenticare
Ma è per quel dannato gesto che ora posso ancora respirare
[Strofa 3]
Poi ci presero i russi su quel campo gelato
Prigioniero per quattr'anni non mi sono mai scaldato
E anche la liberazione fu un evento complicato
Ci colpirono la nave e il mare era agitato
Io pensavo che i soccorsi arrivassero in ritardo
Feci ciò che mi esce meglio me ne andai nuotando
E ora ridono per strada me lo dicono spesso
Quel giorno tutti salvi e tu l′unico, l′unico disperso
[Strofa 4]
Per anni percorsi la via verso casa
Su una terra distrutta ma comunque non più invasa
E ricordo la fame e la faccia smagrita
Ma comunque la gioia di una guerra finita
E fu l'ultimo capitolo di una vita vivace
Poi misi su famiglia per vivere in pace
E ora guardo i miei figli e i loro bambini
E penso non sono più l′unico, non sono più l'unico
Dicembrini
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